NATURA


Mondaino e la natura


Natura

Se è facile intuire la ricchezza del patrimonio storico-artistico delle Terre di Confine tra Romagna e Marche non è altrettanto facile immaginare la bellezza del suo territorio dal punto di vista paesaggistico e ambientale, un territorio dove le attività umane e la natura trovano ancora tanti punti di equilibrio. 
Soprattutto nelle zone più interne ha ancora belle campagne e infatti è proprio la campagna collinare il vero tratto distintivo di queste terre dove si alternano insediamenti e campi, i paesi e i borghi sono completamente circondati da coltivazioni e sopravivono anche vasti appezamenti lasciati alla vegetazione spontanea. 

Flora

Querceto e roverella - raggiunge qui dimensioni anche notevoli, favorita dalla profondità del suolo, presente in esemplari secolari imponenti, ha riguadagnato terreno negli ultimi decenni rinverdendo co folti popolamenti alcuni versanti acclivi più esposti a meridione.
Specie accompagnatrice è L’orniello (fraxinus orbus) e più raramente il soro (sorbus domestica). Tra gli arbusti la coronilla dalle gialle infiorescenze, il borsolo e l’elastica sanguinella che in autunno dà un vivido tono per il colore rosso cupo delle sue foglie. Appena il suolo si fa meno arido compare il carpino nero, l’olmo campestre e anche il più raro olmo montano.
Nel sottobosco cresce decisamente mediterrane la smilace (che in autunno porta grappoli di bacche rosso vivo), il ciclamino, il pungitopo, le viole, il garofano a mazzetti, le invadenti edera e vitalba, la profumatissima madreselva, il tamaro e la robbia selvatica.
Lungo fiumi e rivi crescono spontanei i salici e varie tipologie di pioppi e densi popolamenti di cannucce. Grandi insediamenti di ginestre, sanguinelle e biancospini ricoprono le ampie zono cespugliate mentre pare che qusti ambienti possano essere lentamente ripopolati dal bosco da piante pioniere come la rovrella, il carpino nero e l’orniello. Sono stati effettauti negli ultimi decenni interventi di rimboschimento con pini mediterranei, querce, cerri, frassini, aceri montani, cedri e cipressi.

Fauna

La fauna di queste valli, tipica di queste coline dal clima mite, annovera tra i mamiferi la volpe, la faina, il tasso, la lepre, la donnola e il moscardino.
Tra i più rappresentativi il daino e il cinghiale, presente soprattutto a fondovalle. Le numerose specie di uccelli annoverano il passero comune, lo scricciolo, il merlo, la cornacchia grigia. Inoltre il cardellino, il verzelino, il fringuello, il verdone, la capinera, la pispola, la ballerina, lo storno e il fagiano.
Tra i rapaci il falco, per quelli notturni la civetta, il barbagianni e l’assiolo. Nell’estate poi si aggiungono il melodioso usignolo, le cince, l’averla, la tortora, la quaglia, l’upupa dalla caratteristica cresta erettile, il cuculo, la rondine, il balestruccio, il rondone. In inverno il pettirosso, l’allodola, i tordi e le beccacce.
Tra gli anfibi rane, raganelle, rospi, ramarri, salamandre, vipere e diverse specie di colubri. 

Strade di collina

Corre parallela alla costa, luongo il territorio della Provincia di Rimini, una vera e propria “strada del paesaggio”, attrezzata per percorrere al meglio la parte collinare del territorio. Una segnaletica speciale e il fondo stradale color rosso vinaccia delimitano questo percorso, tracciando il flusso di una proposta turistica e di conoscenza del territorio che mira a valorizzare il apesagigo in rapporto all’economia (artigianato, enogastronomia..) e alla cultura locale.
Nata per soddisfare esigenze legate alla viabilità, come fluidificante della mobilità sulla rete viaria della costa, punta ad incrementare il turismo nell’entroterra e a creare, quindi, un circuito alternativo dedicato alla mobilità lenta e al diporto. 

Le valli

Valle del conca possiamo scegliere diversi itinerari che offrono scorci su quest’ultimo lembo di Romagna al confine con le Marche: sono tutti beli e appaganti ma una visita va sicuramente fatta a quello che possiamo definire il cuore verde cioè tutto quel lembo che partendo dalla riserva orientata di Onferno, con le sue grotte e i suoi percorsi naturalistici; copre tutto il territorio di Gemmano, si spinge fino alla Valle del Ventena tra Gemmano e Montefiore con i suoi monti coperti di castangni e poi raggiunge il versante di Mondaino e Saludecio.
Valle del Ventena: si trova tra Gemmano e Montefiore ha una particolarità assoluta cioè quell di vedere convivere uno accanto all’altro ulivi e castagni, che qui crescono anche a quote basse.
Tenendosi sulle sommità di panoramiche colline si raggiunge Mondaino: un bel luogo per capire l’essenza del paesaggio rappresentato dalla ValMala, un pezzo di territorio dove i segni dell’antica presenza dell’uomo arricchiscono un ambiente ben conservato.

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